DI NUOVO FERMO IL CANTIERE DI OGLIASTRILLO

Lo ha reso pubblico il sito “Quale Cefalù” il 4 novembre scorso: altri problemi bloccano ancora i lavori nel cantiere di Ogliastrillo per il raddoppio della tratta ferroviaria Ogliastrillo-Cefalu’-Castelbuono sulla linea ferroviaria Palermo-Messina. Si tratterebbe dell’ennesimo intoppo di un cantiere che sembra non aver pace, dopo il dissesto della Strada statale 113, la morte di un operaio a luglio, sempre ad Ogliastrillo, e lo stop verificatosi nei primi giorni dello scorso mese di settembre a causa di uno sprofondamento in contrada Vallone di Falco, al di sopra del fronte di scavo.

Il quale, lo ricordiamo a chi ci segue, viene realizzato con una Tunnel Boring Machine (TBM), “talpa” meccanica proveniente dalla Cina, battezzata “Margherita”. Quello che sappiamo oggi è che, dopo la ripartenza dei lavori a seguito della soluzione del problema del Vallone di Falco, “dal pomeriggio del 2 novembreMargherita èdi nuovoferma” come scrive Saro Di Paola sul sito web cefaludese. Nell’area di cantiere le vasche di sedimentazione dello smarino (il terreno scavato dalla fresa meccanica) sono piene: il suo mancato allontanamento, dopo il breve periodo di sedimentazione che serve a renderlo asciutto e trasportabile a discarica, è sintomo evidente di un totale blocco dei lavori.

Sembra, peraltro, che gli operai siano stati messi in cassa integrazione, mentre l’area del cantiere appare del tutto deserta ed inaccessibile. Particolari che non ci rendono per nulla ottimisti, e fanno pensare a tempi lunghi per questa ennesima pausa nei lavori. Nulla si sa sulle cause. Consideriamo improbabile un altro problema geotecnico, considerando che tale fattispecie difficilmente porterebbe al totale fermo dei lavori. Ad ogni modo, vi terremo informati non appena saremo a conoscenza di eventuali sviluppi, nella speranza che siano positivi.