A pochi giorni dall’inizio dell’anno, facciamo il punto sui lavori di completamento del passante ferroviario.
Galleria Notarbartolo Francia (dispari): le opere civili sono in avanzato stato di esecuzione e termineranno a giugno. Attualmente si lavora per la realizzazione della cosiddetta “vasca di contenimento” vale a dire il vano per contenere ballast ed armamento. La banchina di stazione lato monte della stazione De Gasperi è già stata realizzata, insieme ai due marciapiedi laterali che affiancano il binario lungo tutto il tracciato da Francia a Notarbartolo (circa 3.000 m.) mentre si continua il trattamento per la protezione antincendio della parte di galleria realizzata in artificiale, ovvero con pareti verticali costituite da pali secanti, dal pozzo di via Belgio fino alla stazione Francia. Qui si stanno ricoprendo le pareti della galleria con uno strato di circa 10 cm di “Spritz beton fibro rinforzato”, ovvero calcestruzzo proiettato direttamente sulle pareti con apposite macchine. I lavori sono eseguiti “all’indietro” in direzione dell’imbocco lato Notarbartolo: si concludono i lavori in fondo alla galleria e si procede verso l’uscita. Si stanno intanto preparando le centine (attualmente stoccate in cantiere sul piazzale della stazione Notarbartolo) per realizzare quei fori che consentiranno di collegare la galleria con i cunicoli di areazione corrispondenza di De Gasperi e con il corridoio di accesso dalle discenderie (scale ed ascensori di accesso) lato monte: si tratta di strutture metalliche che consentiranno di forare il rivestimento in conci di calcestruzzo, mantenendo questi ultimi bloccati intorno al foro da realizzare per evitare crolli.
Una volta terminate tutte le opere civili della galleria si procederà alla posa in opera del ballast dell’armamento ferroviario, oltre agli impianti tecnologici. Sarà una fase piuttosto lunga non tanto per la quantità di lavori da effettuare, ma per la loro elevata specializzazione. Se ne prevede la fine entro il 2020, mentre l’apertura all’esercizio avverrà molto probabilmente nel mese di giugno 2021, dopo l’acquisizione del visto da parte di ANSF, con l’attivazione del binario di raddoppio lungo la nuova galleria su tutta la tratta Notarbartolo-Francia.
Stazione De Gasperi: sarà attivata in un periodo successivo al momento, si sta realizzando il progetto esecutivo dei lavori ad opera di una società di ingegneria appositamente incaricata da RFI. La riprogettazione si rende necessaria dal fatto che SIS, da contraente generale, aveva redatto un suo progetto che, dopo l’uscita di scena del Consorzio italo-spagnolo non potrà essere più disponibile per l’esecuzione delle opere. Una volta approvato il progetto, i lavori dovranno essere ri-appaltati ovvero, con una soluzione più semplice, potrebbero essere affidati ad un’impresa legata ad RFI da accordo-quadro: praticamente lo stesso metodo di esecuzione attualmente in uso per concludere i lavori della stazione di Capaci. Ad ogni modo, l’avvio della procedura di affidamento è previsto per il prossimo mese di settembre, per cui è facile prevedere che non si aprirà all’esercizio la stazione De Gasperi prima della fine del 2021.
Vicolo Bernava: per la demolizione delle palazzine, nell’ambito della seconda gara di appalto (la prima era andata deserta) sono pervenute le offerte e si sta procedendo all’aggiudicazione dei lavori. La loro esecuzione, a partire dal prossimo mese di marzo secondo le previsioni RFI, prenderà tutto il 2020: infatti, non si tratta di demolire semplicemente gli edifici facendoli collassare, ma, per la loro condizione statica ormai compromessa, occorrerà “decostruirli” con un procedimento graduale dall’alto verso il basso. La decostruzione si rende necessaria per la vicinanza di altri fabbricati, che potrebbero essere a loro volta compromessi staticamente, se si fosse deciso di procedere con una più rapida “demolizione”. Entro il 2020 si prevede l’aggiudicazione dei lavori di esecuzione della galleria sottostante, la cui gara dovrebbe essere avviata il prossimo mese di maggio; sarà necessario un altro anno almeno per avere le opere finite. Pertanto, il raddoppio Notarbartolo-Orleans potrebbe essere messo in esercizio a fine 2022, più realisticamente nel 2023.
Stazione Papireto: prende sempre più piede l’ipotesi di una possibile apertura sul binario attualmente disponibile, quello pari. Si sta infatti eseguendo uno studio progettuale per capire la fattibilità della posa degli impianti sui locali tecnici presenti e consentire l’attivazione. Sarebbe necessario, in tal senso, installare gli impianti di aerazione, sicurezza ed elettrici necessari per l’accesso del pubblico; opere che, volendo, potrebbero essere eseguite nel giro di pochi mesi, ovvero non oltre l’autunno del 2020.
Stazione Capaci i lavori sono in corso e procedono piuttosto speditamente; se ne prevede la conclusione entro l’anno. Attualmente si lavora alle strutture di accesso lato monte, giunte ormai dal livello banchina (-12,00 m) all’ultimo solaio intermedio, in fase di getto; a questo punto occorrerà soltanto realizzare il solettone corrispondente al piano stradale ed alcune parti in elevazione (accesso ascensore) per considerare pressoché conclusa la parte strutturale. Contemporaneamente, si stanno eseguendo, lato valle, le rifiniture e la posa degli impianti sicurezza di fermata per i viaggiatori. Anche per Capaci sarà necessario il visto ANSF che, comunque, non dovrebbe prendere troppo tempo: l’apertura della nuova stazione potrebbe avvenire nei primi mesi del 2021.
Stazione Lazio: purtroppo, non sarà di certo disponibile in tempi brevi. La progettazione esecutiva e la successiva gara di appalto, necessaria per la complessità delle opere da realizzare, prenderanno probabilmente i prossimi due anni, mentre un tempo altrettanto lungo sarà necessario per concludere i lavori. Previsioni? Non prima del 2025.