PONTE, GIORNATA NERA PER I SOSTENITORI DELLE TRE CAMPATE: AGLI INSULTI DI CALZONA RISPONDE PER LE RIME SIVIERO, E MUSUMECI BOCCIA OGNI PERDITA DI TEMPO

Botta e risposta a Messina sul Ponte. Avviene in occasione dell’incontro pubblico, presso l’Università di Messina, per la presentazione del nuovo libro del prof. Remo Calzona, che si è lasciato andare a frasi molto pesanti rispetto a chi propende per l’ipotesi del ponte a campata unica: ha infatti definito analfabeti coloro che hanno previsto il Ponte a campata unica. Ovvero, l’ipotesi progettuale appaltata nel 2005 e divenuta definitiva nel 2011.

Parole stigmatizzate dal prof. Enzo Siviero presente all’incontro: il rettore dell’università E-campus ha esternato tutto il suo disappunto durante la discussione pubblica (QUI il filmato) e, di seguito, in una lettera inviata al prof. Aurelio Misiti (anche lui “convertitosi” alla soluzione delle tre campate negli ultimi tempi), seduto fra i relatori, proprio accanto a Calzona. Di quest’ultimo, Siviero scrive a Misiti:

“…. il soggetto è ormai impresentabile e nel suo (e tuo) interesse meglio evitare di avvallare le sue affermazioni deliranti. Definire in pubblico “analfabeti” tutti coloro che hanno approvato il progetto a campata unica (te compreso) e “imbecilli” tutti coloro che lo supportano è davvero inaccettabile. Essendo tutto registrato e in rete, credo che fioccheranno querele.”

Sull’ipotesi delle 3 campate, Siviero, nella nota, ribadisce quanto ha sempre sostenuto, anche nelle dichiarazioni rese a “In Progress”: “Con questa vostra proposta delle tre campate, la cui inattendibilità è palese, il ponte resterà ancora per molti anni una chimera.State portando acqua al mulino dei NO PONTE dando l’alibi alla politica di continuare a rimandare sine die ogni decisione.”

Parole forti, con coincidono con altre  autorevoli dichiarazioni in tal senso. Proprio nella stessa occasione pubblica, è stato il presidente della Regione Nello Musumeci a sottolineare gli inspiegabili ritardi del governo:

La decisione di ripresentare il progetto del Ponte sullo Stretto è una perdita di tempo, non c’è dubbio. Il Governo ha capito che la migliore strategia per eludere il problema è quella di perdere tempo…..Temo che le pressioni e i condizionamenti politici di alcuni settori del Parlamento sul Governo sul ponte abbiano prodotto significativi risultati: decidere di non decidere“.

Musumeci ha aggiunto: “Se si continua a far finta di non capire che in Sicilia il Ponte sullo Stretto o il collegamento stabile tra le due sponde, è il presupposto per dare un ruolo di centralità della Sicilia oggi come negli ultimi 70 anni, resteremo la periferia del Continente“.

Giornata nera, quindi, per i sostenitori dell’ipotesi del ponte a tre campate che, vogliamo ancora ricordarlo, è stata scartata più di 30 anni fa. Mentre l’ing. Calzona rischia seriamente la querela, deve incassare, insieme all’ing. Misiti, il “no” di Musumeci a qualsiasi ulteriore tentennamento, ovvero: si riparta subito dal progetto esistente, quello del ponte a campata unica, senza “ripresentare il progetto”. Non avrebbe senso, quindi, avviare la progettazione di un ponte a tre campate già accantonato dopo studi ed analisi condotti dai massimi esperti internazionali, oggi tacciati di essere degli “analfabeti”.

Fra questi troviamo la società danese COWI, progettista dell’appena inaugurato Canakkale Bridge sui Dardanelli (2023 m. di campata, con profilo identico a quello del Ponte sullo Stretto) e Parson Transportation che ha verificato il progetto del Ponte, poi accantonato nel 2011 dopo essere stato appaltato e progettato. Senza contare, ovviamente, le decine e decine di esperti di fama internazionale che hanno lavorato al progetto.

A proposito, tra gli “imbecilli” che sostengono l’ipotesi (in realtà molto più di un’ipotesi, come abbiamo spiegato) della campata unica, c’è anche chi scrive. Poco male: se la compagnia è quella di personaggi del calibro di Siviero, accetto volentieri l’iscrizione nella categoria.