Oggi alle 10:30 si è tenuta l’attesa conferenza stampa on line del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sul finanziamento ottenuto per le linee tranviarie da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Presente la Ministra Paola De Micheli nonchè l’assessore al ramo, Giusto Catania. Palermo in Progress era presente con il suo amministratore, Roberto Di Maria, che ha posto delle domande specifiche.
In particolare, è stato chiesto al sindaco se esiste un piano finanziario di gestione del sistema tranviario per gli anni a venire, visti gli elevati costi di gestione delle linee tram esistenti, come già risulta dai dati AMAT. L’assessore Catania ha risposto che queste analisi finanziarie esistono all’interno del PUMS, integrato recentemente ed approvato dal MIT, e prevedono un sostanziale equilibrio di costi e benefici a rete completa; le attuali difficoltà AMAT sono legate proprio alla incompletezza della rete. Abbiamo fatto presente che il PUMS prevede anche la Metropolitana Automatica Leggera tra le linee in esercizio, a partire dal 2028, e che quindi questa infrastruttura sarebbe essenziale per gli equilibri finanziari; ci è stato risposto che il sistema “tiene” finanziariamente con o senza MAL, essendo state elaborate, a detta dell’assessore, due distinte analisi in presenza o assenza della metropolitana, entrambe con esito positivo. Su quest’ultimo sistema, il sindaco ha ribadito che esso rimane nei programmi del Comune, anche se deve essere adeguato il progetto; tuttavia, l’intervento è previsto fra quelli che l’amministrazione ha proposto al governo nell’ambito del Recovery Plan.
Alla Ministra abbiamo invece chiesto che senso ha parlare di Alta Velocità in Sicilia, quando le linee previste prevedono una velocità massima di 160 km/h, e senza il Ponte sullo Stretto esse rimarrebbero isolate dal continente. La De Micheli ha fatto presente che la Commissione tecnica insediata appositamente ha valutato “bisogni trasportistici” ricadenti non solo sull’area dello stretto ma su tutto il Meridione, ed a breve lei sarà sentita dalle Commissioni Infrastrutture e Trasporti della Camera e del Senato per riferire su questa “prima parte”. Successivamente, una volta “validata o meno l’analisi trasportistica, ci si concentrerà sulla tipologia di attraversamento dello Stretto”: la scelta, tuttavia, non sarà presa dalla Commissione tecnica, ma da Governo e Parlamento a cui sarà presentata l’analisi “oggettiva delle condizioni in cui si troveranno le due Regioni (Sicilia e Calabria) ed in generale il Mezzogiorno nel 2028-30” per essere discussa e quindi, successivamente, decidere sull’opera.
Precisazione da parte del sindaco sulla scelta di collegare Palermo e Messina via Catania, e non direttamente: la scelta è stata caldeggiata dall’ANCI per non “tagliare fuori” i territori di Enna e Caltanissetta.
A margine, una domanda sul parcheggio di Tommaso Natale, oggetto di una apposita campagna di sensibilizzazione del gruppo In Progress: secondo quanto riferito dal sindaco, la sua apertura è legata a problemi di natura tecnica, che il Comune, a quanto si è compreso, non vuole risolvere perchè di totale competenza di RFI.
Per quanto concerne i dati che riguardano il nuovo sistema tranviario, la ministra ha dichiarato che il finanziamento concesso ammonta a 481 dei 504 milioni necessari, e che la differenza riguarda il numero di convogli: 29 anzichè i 3 previsti. Per la parte rimanente, l’esponente del governo ha garantito la possibilità di ottenere le somme tramite il Recovery Plan.
Le linee finanziate dal MIT sono quelle che collegheranno Bonagia alla Stazione Centrale, quella che da qui percorrerà il Foro Italico e via Crispi fino a piazza Giachery, e le due linee da villa Sofia fino a Mondello e Sferracavallo. Il sindaco e l’assessore hanno dichiarato che 120.000 palermitani, grazie al tram, lasceranno l’automobile privata, e che si conteranno circa 80 milioni di passeggeri l’anno,