IL COLLEGAMENTO DELL’AEROPORTO DI TRAPANI BIRGI CON LA FERROVIA SI COMPLICA
Eppure sembrava così semplice far arrivare il treno all’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi (TP), con la linea ferroviaria a un solo chilometro dall’aerostazione. Fatto sta che oggi, a circa 4 anni dal termine prefissato per i lavori finanziati dal PNRR, come appunto questo importante collegamento, non si sa bene cosa fare: nuova linea con stazione di testa, variante alla linea esistente con stazione passante, stazione su variante ferroviaria e collegamento con people mover, nuova stazione su linea esistente e people mover, o bus, o vecchia stazione riqualificata su linea esistente e collegamento con navetta.
Tutte ipotesi che rimangono sul tavolo, a cui si aggiunge quella, non proprio trascurabile, di Salvatore Ombra, presidente di Airgest (articolo su TRAPANISI qui), azienda che gestisce l’aeroporto. Il quale, sensatamente, ricorda che i costi del people mover sarebbero tali da giustificare la demolizione dell’attuale aerostazione e la costruzione di una nuova più vicina alla ferrovia.
Ironica o no, tale ipotesi ci sembra fra tutte, quella più sensata. Perchè a proposito dei costi di gestione del sistema, ha visto giusto, come sa fare soltanto un tecnico che capisce di trasporti. In realtà, anche in RFI ne capiscono, tanto da aver escluso, in maniera praticamente assoluta, lo spostamento della linea ferroviaria che, a meno di percorsi improbabili e costosissimi, comunque avvicinerebbe di appena 400 metri la ferrovia all’aerostazione. Un gioco che non vale la candela.
Per consentire a chi ci segue di capirne qualcosa, abbiamo realizzato una planimetria che chiarisce la geografica dei luoghi: ferrovia esistente (ina azzurro) a un chilometro, eventuale variante (in rosso) comunque lontana, a 600 metri. Distanze improbabili anche per una passerella sopraelevata (in giallo), magari meccanizzata con tapis roulant, altra ipotesi in campo. Ovviamente, a condizione di realizzare anche una nuova fermata nel punto più vicino, che abbiamo indicato nei due casi.
Rimane un dubbio, suggerito da Ombra. Se i mezzi e le frequenze sulla linea RFI rimarranno quelle attuali, vale la pena ipotizzare tutto ciò? Anche in questo caso, la sua domanda è condivisibile.