IN VICOLO BERNAVA SI CONTINUA A SCAVARE PER IL TRATTO DI GALLERIA MANCANTE
Si lavora alacremente in vicolo Bernava per realizzare gli ultimi 54 metri di galleria ancora mancante per l’agognato completamento della galleria dispari situata a circa 28 metri di profondità.
Come sappiamo, dopo la demolizione dei 5 edifici pericolanti insistenti sul tracciato, si è iniziato a scavare per realizzare i muri di contenimento (paratie di “setti” a sezione rettangolare) della trincea entro la quale sarà ubicata la galleria. Realizzata a cielo aperto la struttura di quest’ultima, sarà ricoperto tutto. Abbiamo spiegato lo schema dell’intervento in un precedente post.
Lo scavo avviene con l’ausilio di un materiale molto usato in geotecnica: il fango bentonitico Una sorta di argilla liquida, molto pesante, che “spinge” le pareti dello scavo, evitandone il crollo. Viene utilizzato quando si scava un pozzo in terreni molto incoerenti, e serve a sostenerne le pareti dall’interno mentre avviene lo scavo. Nel caso di vicolo Bernava, i muri di contenimento vengono realizzati mediante dei pozzi a sezione rettangolare, denominati “setti” che, affiancati l’uno all’altro, formeranno la parete della trincea.
Ogni pozzo è scavato con l’aiuto dell’idrofresa che vediamo nel video, ma per evitare che le pareti collassino, l’idrofresa scava immersa nel fango bentonitico.
Il fango bentonitico, durante lo scavo, ingloba quindi il terreno scavato dall’idrofresa. Esso viene estratto dallo scavo facendo circolare continuamente il fango bentonitico dallo scavo in profondità verso la superficie. Qui, con un apposito macchinario che vediamo nel filmato, il fango viene filtrato “per centrifuga” ed il materiale scavato perviene alla vasca di raccolta in cemento che vediamo alla base delle tramogge.
Da qui il materiale viene portato all’essiccamento, che avviene nel cantiere della futura fermata Papireto dove, una volta essiccato, sarà utilizzato per il riempimento dell’ampia area soprastante le strutture di stazione. Il fango bentonitico, una volta depurato, rientra in circolo e viene pompato alla base dell’idrofresa, dove continua a svolgere il suo compito.
Da quello che vediamo, sembra che la paratia lato Papireto sia stata sistemata, mentre le armature presenti in cantiere mostrano che ancora molti setti devono essere completati. A tal proposito è opportuno ricordare che la “gabbia” delle armature viene inserita nello scavo immergendola nel fango bentonitico, ed il getto del calcestruzzo avviene sempre in presenza di questo materiale.
Tuttavia, poichè il calcestruzzo è più pesante, il fango bentonitico viene spinto verso la superficie man mano che il getto avanza e sale di livello: in questo modo, in ogni momento le pareti dello scavo rimangono stabili, perche sono sempre sostenute o dai fanghi o dal calcestruzzo gettato.
QUI potete vedere la nostra spiegazione dell’intervento
QUI invece, il filmato realizzato per farvi vedere dove e come si sta procedendo