Associazioni dei consumatori e pendolari denunciano i disagi diffusi nell’ambito dei trasporti e l’immobilismo della Regione siciliana -Chiesta la convocazione urgente del Tavolo Tecnico di confronto.
Decisa iniziativa di protesta di ADOC Sicilia, Sicilia Consumatori, Comitato Pendolari CIUFER ed Associazione Ferrovie Siciliane. In una nota congiunta, inviata all’assessore alle Infrastrutture, ai principali organismi sindacali ed a decine di testate giornalistiche, viene sottolineata la situazione dei trasporti regionali, tra incrementi dei prezzi e chiusura di intere linee ferroviarie, già programmata per periodi che arrivano a sei mesi.
La nota prende spunto dal recente intervento della Regione siciliana alla presentazione di un nuovo vettore aereo il 15 febbraio scorso che, secondo il presidente Schifani ha segnato “una bella giornata per tutti i siciliani”.
“Sembrerebbe infatti che la presenza di un nuovo operatore privato” sottolineano i firmatari della nota “garantisca, di per sé, la fine della schiavitù dell’Isola dalle tariffe stratosferiche applicate ai voli Sicilia-Continente e viceversa. Dubitiamo di ciò, conoscendo le leggi del mercato, che inesorabilmente coinvolgono tutti gli operatori, nuovi arrivati compresi. Lo provano, se non altro, le stesse tariffe applicate dal nuovo vettore che, come già preannunciato, arriveranno a 150 € per un Bergamo-Catania: non proprio un buon affare per i nostri lavoratori, studenti e turisti.”
Si sottolinea inoltre, nella nota che “non esiste una modalità di trasporto alternativa all’aereo, viste le condizioni penose dei collegamenti ferroviari tra Sicilia e Continente“, pertanto, si giunge alla conclusione che “bella giornata debba ancora arrivare, per i siciliani”, magari “riducendo drasticamente le attuali 22 ore che occorrono per recarsi da Palermo a Milano: su questo fronte, ci sfugge una qualsivoglia iniziativa della Regione siciliana, anche sotto forma di intercessione presso il Ministero delle Infrastrutture, competente per i collegamenti ferroviari di livello nazionale“.
Ma i firmatari sottolineano l’immobilismo della regione anche a proposito dei trasporti regionali “laddove il governo potrebbe agire prontamente“. Cosa che invece non è avvenuta, tant’è che, dall’inizio dell’anno “a tutti i collegamenti regionali, vincolati al contratto di servizio Regione-Trenitalia, è stato applicato un aumento tariffario del 10% non previsto contrattualmente. Al tal proposito, i sottoscritti hanno già chiesto, nei mesi scorsi, un intervento della Regione per l’annullamento di questo esborso aggiuntivo e illegittimo, a carico di pendolari e viaggiatori, non ricevendo null’altro che un assordante silenzio.”
Di questa richiesta, In Progress ha già dato notizia ad inizio anno. Ma, ancora, si evidenziano “le chiusure di linee fondamentali della rete ferroviaria regionale (da 90, 180 e fino a 270 giorni per la Palermo-Catania e per la Siracusa-Canicattì), con incrementi inaccettabili dei tempi di percorrenza e la scomodità di fare trasbordi treno-bus-treno.”
A conclusione della loro nota ADOC Sicilia, Sicilia Consumatori, Comitato Pendolari CIUFER ed Associazione Ferrovie Siciliane chiedono “la convocazione “urgente” del Tavolo Tecnico di confronto con le Associazioni dei Consumatori e dei Viaggiatori” previsto dal Contratto di servizio Regione-Trenitalia.
Speriamo, per il futuro della mobilità siciliana, che questa convocazione avvenga a brevissimo termine. Di seguito, la nota congiunta, riportata integralmente.
NOTA CONGIUNTA DISAGI MOBILITA’ 20_02_23