Frane, a Castelmola si consolida la rupe del castello. Schifani: «Intervento che coniuga sicurezza e salvaguardia del patrimonio monumentale»
Possono partire a Castelmola i lavori per mettere in sicurezza la rupe sulla quale sorge l’antica fortezza normanna da cui deriva il nome del piccolo centro abitato del Messinese. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani, ha appena appaltato, per un importo di seicentomila euro, l’intervento di consolidamento all’associazione temporanea di imprese che fa capo alla Safan di Roma.
«Si tratta di opere – sottolinea il governatore – che mirano a tutelare l’incolumità della gente, ma anche a salvaguardare i resti dell’antico maniero che sono fonte di attrazione per i turisti e contribuiscono ad aumentare il fascino di questo borgo, inserito a ragione nel circuito dei più belli d’Italia. La costante fruibilità del patrimonio monumentale resta fondamentale per l’economia dei territorio».
Alcuni episodi di crolli avevano già richiesto, in passato, l’intervento degli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, diretti da Maurizio Croce. Conclusi i lavori sul fronte nord, adesso si opererà sul versante sud del cocuzzolo che domina la piazza Sant’Antonino, all’ingresso della cittadina che si affaccia sulla riviera jonica.
Attraverso la rimozione delle porzioni di roccia pericolanti e l’installazione di pannelli di funi di acciaio ad alta resistenza, sarà messa al riparo dalla possibile caduta di massi la sottostante via De Gasperi, l’arteria principale del paese lungo la quale sorgono numerose abitazioni ma anche i locali di un asilo nido ristrutturato dal Comune. L’edificio scolastico potrà essere riaperto soltanto alla fine dei lavori sul costone sovrastante. E’ prevista anche la realizzazione di sottomurazioni che serviranno a stabilizzare le aree maggiormente pericolanti a causa delle cavità provocate dai distacchi.