Riprende domani, 11 settembre, la circolazione regolare sulle linee Catania-Palermo, Palermo-Trapani e Catania-Caltagirone; completati nei tempi previsti anche gli interventi tra Caltanissetta Centrale e Caltanissetta Xirbi

Circolazione ferroviaria regolare, da domani, sulle linee siciliane, dopo i lavori estivi di manutenzione e potenziamento infrastrutturale.

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha ultimato nei tempi previsti i lavori – avviati lo scorso 12 giugno – fra Bicocca e Lercara Diramazione (linea Catania-Palermo), fra Lentini Diramazione e Caltagirone (linea Catania-Caltagirone), fra Cinisi e Castelvetrano (linea Palermo-Trapani, via Castelvetrano) e fra Caltanissetta Centrale e Caltanissetta Xirbi.

In particolare, RFI ha eseguito lavori connessi al raddoppio dei binari tra Bicocca e Catenanuova e interventi strutturali nella galleria Magazzinazzo fra Bicocca e Lercara Diramazione; interventi di manutenzione straordinaria fra Caltagirone e Lentini Diramazione e lungo le gallerie fra Cinisi e Castelvetrano; attività connesse alla demolizione del cavalcaferrovia Anas fra Caltanissetta Centrale e Caltanissetta Xirbi.

Secondo il comunicato di RFI, gli interventi previsti definiti di “Potenziamento infrastrutturale” rientrano in un quadro complessivo di investimenti che consentirà di “creare le condizioni per conseguire gli obiettivi di miglioramento dei livelli qualitativi e quantitativi del servizio, come stabilito nell’ambito dell’Accordo Quadro per i servizi di trasporto pubblico locale sottoscritto fra Regione e RFI lo scorso marzo. Tale scenario, anche grazie agli investimenti previsti dal PNRR, rappresenta un’importante opportunità per creare le condizioni di miglioramento dei collegamenti regionali”.

Tuttavia, a nostro avviso, c’è poco da esultare. A parte il raddoppio ferroviario, infatti, si tratta di interventi di manutenzioni straordinarie di opere d’arte, la maggior parte gallerie, che risalgono alla metà del secolo XIX. Che rimarranno ancora in esercizio, grazie agli interventi di cui sopra, chissà fino a quando. Il “potenziamento” non comporta alcun vantaggio, nè in termini di tempi di percorrenza nè in termini di comfort del viaggio.

Lo stesso raddoppio ferroviario causa, per la terza volta, l’interruzione della linea, e ben al di là della tratta in cui si interviene: la Bicocca-Catenanuova rappresenta soltanto i primi 38 km della linea chiusa al traffico, tra Lercara e Bicocca, che ne misura ben 160. A proposito: i lavori del raddoppio non sono affatto conclusi.

Ultima, scontata novità: non tornerà a correre il Frecciabianca, sospeso anch’esso a causa dei lavori sulla Palermo-Catania. Era fin troppo prevedibile, anche alla luce del clamoroso flop a cui è andato incontro il servizio. In Progress aveva espresso le sue corpose perplessità già nel mese di ottobre scorso, prima ancora che venisse attuato, avendone compreso limiti e criticità. E già a gennaio ne preannunciava il fallimento.

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