SUL PASSANTE DI PALERMO TRENI STRAPIENI GIA’ DAL PRIMO MATTINO. RICORDATE LE NOSTRE PREVISIONI, IGNORATE DALLA REGIONE?
Era già tutto previsto. Come ricorderete, è dal 2018 che questo blog insiste sull’insufficienza del servizio sul Passante ferroviario di Palermo. Dimostrata in tempi non sospetti con le ricerche condotte sul campo (correva l’anno 2019), con le conseguenti stime sui flussi allo stato attuale ed in prospettiva, poi insistendo tramite i rappresentanti dei consumatori sui tavoli istituzionali, infine con foto che documentano un disagio ormai consueto. Ci arrivano quasi quotidianamente.
Le ultime, in copertina e di seguito, le abbiamo ricevute da Andrea Mamone, che ringraziamo e che così commenta: “La situazione continua a degenerare, diventando seriamente ingestibile e inaccettabile“. Per la cronaca, si tratta del regionale 21856 delle 6:40 in viaggio da Cinisi Terrasini a Palermo Centrale il 4 ottobre 2023.
Ha ragione Andrea: non è più accettabile il supplizio inflitto a migliaia di pendolari e studenti costretti ogni mattina a stiparsi come sardine sui pochi treni in servizio sulla linea che collega Palermo Centrale a Punta Raisi. Spacciata, a torto, come la “linea per l’aeroporto” da chi, evidentemente, non capisce nulla di mobilità, tanto meno in ambito metropolitano. Soltanto un totale incompetente (categoria che abbonda tra i politici, come su giornali e siti web), può liquidare con una affermazione del genere una linea che di stazioni, al suo interno, ne conta 18 già oggi, e ne conterà, in futuro, 21.
Eccolo il “trenino per l’aeroporto”…
Come dimostrano queste immagini, il Passante ferroviario è ben altro che un semplice collegamento tra città ed aeroporto, pur importante. E’ una linea in grado di offrire un eccellente servizio di tipo metropolitano: è stata concepita a questo scopo in tempi ormai lontani, in quegli anni ’80 del secolo scorso in cui nè politici nè giornali si erano ancora ridotti a replicanti di slogan e frasi fatte, dalla facile presa sul popolo bue.
Nessuno, sano di mente, avrebbe progettato opere per un miliardo e duecento milioni per creare il “trenino per l’aeroporto”, inserendo in linea tante stazioni o fermate. Così come nessuno avrebbe mai previsto che una linea capace di offrire un treno ogni 5 minuti per direzione, ne convogliasse uno ogni trenta, nelle fermate più “fortunate” (altrove uno ogni ora!). Sia nelle ore di punta che nelle ore di morbida.
Eppure alla Regione si è stati in grado di concepire il “Genio“, ovvero un treno che, saltando tutte le stazioni, tranne una, per raggiungere da Palermo l’aeroporto dieci minuti prima (!), riesce nell’impresa, non da poco, di viaggiare praticamente vuoto (come abbiamo testimoniato in un video) sprecando preziose risorse in termini di km-treno. Somme regolarmente pagate dalla Regione siciliana a Trenitalia senza alcun sensibile beneficio per l’utenza, soprattutto quella di studenti e pendolari, per i quali non si riesce a trovare un euro. Anche in quel caso, eravamo stati facili profeti, definendo tale servizio “insensato” prima ancora che iniziasse.
Una follia tutta siciliana che si verifica, incredibilmente, nella prima città in Italia e decima città al mondo (si, in tutto il globo terracqueo) per traffico automobilistico. E dove amministratori di ogni schieramento, oggi come ieri, affermano continuamente di voler “convincere i palermitani a lasciare l’auto a casa” (come se fosse colpa loro non avere alternative), favorire la mobilità “green” (che diventa “dolce“, basta un pò di zucchero…) ed altre sparate simili. Slogan, appunto, per farsi belli in TV o sui giornali ma a cui non segue alcun fatto concreto.
I media, ciechi e complici
A proposito di TV, giornali e siti web, abbiamo tristemente preso atto che soltanto l’anno scorso, in ritardo di 4 anni su chi scrive, qualcuno di loro scoprì la condizione bestiale di studenti e pendolari sul passante ferroviario. Si contentarono, ai tempi, dell’istituzione di una fermata mattutina a Isola delle Femmine, ripetendo a pappagallo quanto gli venne riferito: che si trattava della soluzione del problema. E non se ne parlò più, anche se i disagi continuarono almeno fino a giugno.
Cari amici dell’informazione palermitana, non ci siamo. La differenza tra un giornalista ed un pennivendolo è la capacità di discernere tra la verità e quello che raccontano le veline. E’ vero, noi di “In Progress” siamo avvantaggiati da conoscenze tecniche che non possono essere richieste a chi lavora, a tempo pieno, nei media. Ma un minimo di informazione, per verificare se politici scafati non ti raccontano sciocchezze, sarebbe utile ed opportuna. Nel caso, siamo qui a vostra disposizione.
Le soluzioni
Non le ripetiamo. Sono scritte, nero su bianco, su questo blog. Chi vuole, vada a rileggersi lo studio dell’ing. Di Maria, pubblicato da “Tecnica professionale” e che si può trovare qui. Ci sono già tutte le soluzioni, proposte da chi aveva capito tutto con 4 anni di anticipo, con pochi rilievi ed applicando le leggi della Tecnica ed economia dei Trasporti. E senza ascoltare i politici…
Studio sul Passante ferroviario di Palermo