RIPRENDONO I LAVORI IN VICOLO BERNAVA – ECCO IN COSA CONSISTE LA VARIANTE
Come avevamo anticipato, i lavori alla galleria dispari Orleans-Notarbartolo del passante ferroviario si apprestano alla ripresa dopo lo stop deciso lo scorso mese di maggio nel cantiere di vicolo Bernava. si tratta della zona interessata dalla sorpresa geologica che ha bloccato i lavori nel 2012.
Nel breve tratto di galleria interessato (appena 60 metri) si lavorava dal mese di giugno dello scorso anno. Le modalità esecutive sono spiegate in questo FILMATO ESPLICATIVO. Nello scorso mese di aprile alcuni assestamenti nel terreno circostante l’area della trincea che consentirà di costruire l’ultimo tratto del tunnel, hanno suggerito la sosta dei lavori, con parziale ripensamento dell’intervento.
Ricorderete che sotto vicolo Bernava (tratta dispari tra Lolli e Orleans), come avevamo spiegato in un precedente articolo, il problema della instabilità del sottosuolo non sarebbe dovuto soltanto al deflusso delle acque sotterranee. Evidentemente, le sabbie che costituiscono il sottosuolo in questo punto sono ancora meno coese di quanto ci si aspettava, e non si è riuscito a consolidarle con i metodi tradizionali, soprattutto per una elevata “velocità di filtrazione” dell’acqua di falda.
Durante le ultime settimane si sono quindi studiati alcuni interventi per migliorare le caratteristiche del terreno prima dello scavo di galleria, e di recente si è trovata la soluzione tecnica di cui “In Progress”, in anteprima su tutti gli organi di informazione, ha dato notizia a fine luglio, aggiungendo qualche particolare tecnico della soluzione.
I PARTICOLARI DELLA SOLUZIONE TECNICA
Il progetto di variante, dopo l’approvazione tecnico-amministrativa di RFI, è stato inviato all’impresa per la condivisione. Adesso sarà necessario procedere alla caratterizzazione dei terreni interessati per procedere alla ripresa dei lavori, prevista entro fine ottobre.
La soluzione ipotizzata dai tecnici ed approvata da RFI, prevede un nuovo intervento di consolidamento e, soprattutto, di protezione dell’area di scavo da possibili assestamenti del terreno. Si è pensato, a quanto ci risulta, della realizzazione di una paratia di pali simile a quelle realizzate in molte altre zone del passante. Colonne in cemento realizzate dalla superficie che isolerebbero l’area di scavo compresa tra la trincea e la galleria già scavata (vedi figura), necessarie ad impedire il trasferimento di eventuali deformazioni al sottosuolo circostante.
Ma le colonne avranno, soprattutto, l’importante compito di limitare i moti di filtrazione dell’acqua negli interstizi del sottosuolo, caratterizzati, come ricordavamo prima, da velocità troppo elevate. Flussi idrici che, come avvenuto in passato, renderebbero inefficaci le opere di consolidamento propedeutiche allo scavo in profondità. Sarà infatti necessario eseguire nuove iniezioni di malta cementizia all’interno nell’ammasso sabbioso, per costituire un volume compatto di terreno intorno al fronte di scavo; probabilmente, per rendere più efficace la capacità legante delle malte, esse saranno additivate con speciali resine.
Si parla, incredibilmente, di pochissimi metri, non più di una decina, eppure di una enorme complessità geologica. Nelle figure seguenti, che fanno parte dal progetto dell’intervento in corso, l’area interessata è quella identificata come “camera 5”: si tratta del volume di sottosuolo che contiene il brevissimo tratto di tunnel che dalla trincea raggiunge il fronte della galleria già scavata nel 2012, all’epoca dell’interruzione dei lavori, lato Orleans.
Continuate, quindi a seguirci. Nei prossimi giorni potremo darvi altre anticipazioni su questi lavori.