Treni, Falcone e Aricò: «Pronti due milioni per aumentare frequenze fra Giarre, Catania e l’aeroporto Fontanarossa»

«Nella prossima legge di Stabilità prevederemo uno stanziamento da due milioni di euro per incrementare le frequenze dei treni sulla tratta ferroviaria Giarre – Catania – Aeroporto Fontanarossa, migliorando il servizio fornito da Trenitalia. Come già programmato con il collega Aricò, i maggiori fondi saranno utili a garantire otto coppie di treni in più lungo la dorsale ferroviaria jonica, contribuendo anche al migliore sfruttamento delle fermate del Passante ferroviario catanese fra Ognina e l’aeroporto, al momento poco trafficate per la necessità di adeguare l’offerta. Il governo Schifani, reperendo i fondi, viene incontro alle aspettative di cittadini e pendolari e pone le basi per un utilizzo sempre più diffuso del treno a Catania e provincia, in un’ottica realmente metropolitana».
Così l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, preannunciando le previsioni della prossima legge Finanziaria indirizzate al trasporto ferroviario nell’area metropolitana di Catania.
Per l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, «dopo la positiva esperienza di Palermo, dove sono state intensificate le corse veloci per l’aeroporto di Punta Raisi, potremo intervenire per potenziare i collegamenti anche per lo scalo di Fontanarossa. L’obiettivo, in generale, è quello di avere delle tratte ferroviarie con una capacità sempre maggiore, in grado di sostenere l’incremento dei passeggeri che transitano negli aeroporti siciliani: solo ad agosto, ad esempio, sono stati in tutto oltre due milioni. Aumentando le frequenze si garantiscono ai cittadini viaggi più confortevoli e un servizio più efficiente».

Passi avanti, ma troppo timidi

Insomma, novità positive per il trasporto ferroviario nelle grandi aree metropolitane siciliane. Ma si tratta, ancora, di “piccoli passi”: troppa timidezza per sistemi che potrebbero tranquillamente offrire un servizio di tipo metropolitano ma che ancora offrono troppi pochi treni. Vorremmo ricordare che, proprio sul Passante di Catania, può capitare di aspettare quasi 2 ore tra un treno e l’altro, nell’ambito di un orario non ancora cadenzato, ovvero senza tempi fissi tra un treno e l’altro.
Non bastano certo 8 treni al giorno per offrire finalmente agli utenti un servizio adeguato alle esigenze ed in grado, soprattutto, di migliorare una mobilità ancora troppo affidata all’auto privata.