LA FERROVIA DELLA VAL VENOSTA, TRA MERANO E MALLES, VIENE ULTERIORMENTE POTENZIATA DOPO UN CLAMOROSO SUCCESSO DI PUBBLICO
Una linea considerata inutile appena 20 anni fa, dopo la riapertura ed il clamoroso successo di utenza, viene elettrificata per incrementare il servizio. Si tratta della Merano-Malles, più nota come “ferrovia della Val Venosta“. QUI una nostra conversazione con Helmuth Moroder, l’ingegnere che si è occupato della sua riattivazione.
Chiusa nel 1991 perchè ritenuta inutile, a causa dello scarso traffico, venne ripristinata e riaperta nel 2005, riscontrando un inaspettato e clamoroso favore da parte dell’utenza, che fece presto registrare due milioni di passeggeri l’anno. Oggi si contano oltre tre milioni di passeggeri, di cui un terzo turisti provenienti anche dalla vicina Austria.
E’ per questo che si sta procedendo all’elettrificazione della linea: i turisti provenienti dall’Austria, ed in particolar modo da Innsbruck, potranno arrivare a Malles, via Bolzano-Merano senza cambiare treno, grazie alla nuova modalità di trazione.
Ecco cosa significa investire seriamente sulle infrastrutture ferroviarie: comode, moderne e sostenibili! Complimenti, quindi, all’Alto Adige per la sua lungimiranza. Che sia da esempio per la politica nazionale, che soltanto a parole si dichiara attenta allo sviluppo del territorio nel rispetto dell’ambiente per mezzo del trasporto ferroviario. Preferendo utilizzare le linee ferroviarie un tempo dismesse per pochi treni storici l’anno, impropriamente definiti “turistici”.
Come quello che abbiamo visto a Noto il 17 dicembre scorso, destinato a percorrere una tratta lunga appena 1400 metri della ferrovia dismessa Noto-Pachino, rimessa in sesto per l’occasione. Vecchie automotrici diesel degli anni ’70 (QUI il filmato) che hanno fatto avanti ed indietro per una mattinata, tra fanfare e discorsi roboanti. Poi, il nulla.
I veri treni turistici, come abbiamo visto, sono ben altra cosa. Ed in Alto Adige lo hanno capito.