GRAZIE ANCORA NOPONTISTI!

E a buon rendere. Cari Scanzi, Tozzi, Gramellini, Fiorello,  e compagnia cantante, provateci voi a fare il viaggio dal continente alla Sicilia in questo periodo.

Spesa a parte (per voi non sarebbe un problema) se aveste deciso di scendere con un treno AV e prendere la coincidenza con l’aliscafo a Villa S. Giovanni, vi sareste trovati in fila come questi signori. Che non sono profughi Ucraini in fuga dalle bombe di Putin, ma cittadini italiani. Colpevoli, per chi dovrebbe fornire loro infrastrutture e servizi decenti (cioè lo Stato italiano), di essere nati al sud. E volere passare almeno le vacanze di fine anno con i propri familiari.

Succede ogni anno, in occasione di ogni festività, ogni fine settimana, ogni periodo di vacanza. Da sempre. Scappati dalla morsa delle compagnie aeree, che aumentano causalmente i prezzi in prossimità delle feste, i nostri corregionali si trovano coinvolti in un carnaio inimmaginabile nell’occidente industrializzato.

E tutto ciò solo dopo essere stati costretti a lasciare la loro terra per lavorare e vivere dignitosamente lontano da casa, in quello che assomiglia più ad un esodo (ormai dalla Sicilia vanno via 40.000 giovani l’anno!) che ad un normale flusso migratorio. Ma ai nopontisti, ai finti ambientalisti da salotto ed ai benaltristi televisivi tutto ciò non interessa. Loro viaggiano in aereo, e non guardano certo i prezzi.

Figli di quell’Italia radical chic che da troppo tempo ha anteposto un odio cieco a tutte le infrastrutture, soprattutto se collocate a sud. Per rincorrere fintamente un ideale, quello sacrosanto della salvaguardia dell’ambiente, che diventa un pretesto ridicolo se serve soltanto a riempire il vuoto di ideologie ormai tramontate per sempre. E che svanisce d”incanto di fronte agli interessi granitici dell’Italia che conta, lasciando via libera ad opere ben più costose, e molto meno utili del Ponte sullo Stretto.

Fila all’imbarco a Villa S. Giovanni il 23/12/2022

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Oltre tre ore di attesa per gli imbarchi