IL MOSE FUNZIONA ED HA SALVATO VENEZIA GIA’ DIVERSE VOLTE: LO HA ACCERTATO LA CORTE DEI CONTI IN UN’ANALISI DELL’OPERA
Le difficoltà tecniche, economiche, di impatto ambientale e giudiziarie legate alla realizzazione del MOSE di Venezia nel corso degli anni, non hanno comunque impedito il suo funzionamento e, sebbene in operatività provvisoria, il Mose ha protetto più volte la città lagunare dall’acqua alta, con una percentuale di realizzazione infrastrutturale che, a giugno 2022, ha raggiunto il 95%.
E’ quanto ha evidenziato la Corte dei conti nell’analisi – approvata con Delibera n. 35/2023/G – che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello
Stato ha condotto sulle attività svolte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell’ambito del Sistema Mose, con riferimento allo stato di avanzamento, alla gestione delle attività di controllo della fase attuativa, nonché dei procedimenti amministrativi e dei finanziamenti riferiti al quadriennio 2018-2021, nel quadro del Piano generale degli interventi per la salvaguardia ambientale e idrogeologica di Venezia e del territorio lagunare.
Nel documento, che ha riguardato anche il completamento del cosiddetto “Piano Europa”, il Progetto di decarbonizzazione del Mose e l’intervento per la difesa dalle acque della Basilica di San Marco, la Corte, oltre a rilevare il progressivo ridimensionamento delle passate criticità, ha invitato il Mit a proseguire la collaborazione istituzionale con i soggetti coinvolti nelle attività di completamento del Mose, a vigilare sull’effettivo rispetto del cronoprogramma dei lavori e a mantenere l’impianto in perfette condizioni operative per la consegna al futuro Organismo di gestione, auspicando l’adozione di un adeguato impianto fotovoltaico per l’ecosostenibilità del Sistema delle dighe.
Allo stato, anche in virtù della riprogrammazione delle risorse utilizzabili per la realizzazione e la messa in esercizio del Mose (adottata dal Cipess con Delibera n. 39/2021), i lavori di completamento sono in corso di esecuzione.
QUALCHE DATO SULL’OPERA
Dal sito mosevenezia.eu del Consorzio Venezia Nuova riportiamo alcuni dati su questa mastodontica opera:
Il progetto Mose è stato scelto al termine di un lungo iter progettuale e decisionale durante il quale il sistema di paratoie alle bocche di porto è stato confrontato con numerose soluzioni alternative. E’ risultato l’unica opera in grado di rispondere ai precisi vincoli e requisiti richiesti: assicurare la completa difesa del territorio dagli allagamenti, non modificare gli scambi idrici alle bocche di porto, non avere pile intermedie fisse nei canali alle bocche di porto, non interferire con il paesaggio, non interferire con le attività economiche che si svolgono attraverso le stesse bocche.
Il Mose consiste in 4 barriere costituite da 78 paratoie mobili tra loro indipendenti in grado di separare temporaneamente la laguna dal mare e di difendere Venezia sia dagli eventi di marea eccezionali e distruttivi, sia da quelli più frequenti. Le barriere sono collocate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia. Il Mose può proteggere Venezia e la laguna da maree alte fino a 3 metri e da un innalzamento del livello del mare fino a 60 centimetri nei prossimi 100 anni. Il costo del “Sistema Mose” ammonta a 5.493 milioni di euro, “prezzo chiuso” al 2005.
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