LA STAZIONE DI SEGESTA PRESENTA CARATTERISTICHE UNICHE, MA VERSA NEL PIU’ TOTALE ABBANDONO. CE NE PARLA FEDERICO ZANCHETTA IN QUESTO GRADITO CONTRIBUTO
Dimenticata ormai dal 2015,la stazione di Segesta Tempio si trova sulla linea “direttissima” Alcamo-Trapani via Milo, anch’ essa da tempo chiusa al traffico treni,(2013) a causa di alcuni smottamenti franosi che ne hanno determinato l’inutilizzo. Non è su questo che vogliamo soffermarci, bensì sul fabbricato viaggiatori che è stato costruito nei pressi di un antichissimo tempio di epoca greca.
La “direttissima” Alcamo-Milo-Trapani fu costruita durante l’era fascista, a cavallo degli anni 30′,tutte le stazioni che furono aperte, assieme ad altre infrastrutture della linea, come ponti e gallerie, vennero realizzate nello stile “Razionalista” che in quel periodo denotava l’architettura, privilegiando la costruzione a linee dritte, senza fronzoli. Nonostante lo stile particolare dell’edificio i colori restano sul classico, semplici, quasi ispirati alle pietre del tempio vicino.
All’interno dell’edificio vi erano compresi anche i locali per il ristorante e la cucina. Altra peculiarietà di questa costruzione è di avere i rivestimenti di pavimenti, atrio,sala d’aspetto e ristorante,in marmi siciliani, precisamente provenienti dalla provincia di Trapani! Per quanto riguarda il piano schematico di questa stazione, c’è da dire, essendo a binario unico, “stazione”, in realtà è classificata come fermata, in quanto sprovvista di segnalamento e non vi è nemmeno la possibilità di fare incrociare due treni, tale manovra è possibile effettuarla solo nelle stazioni precedenti di Calatafimi e Bruca, provviste di un secondo binario.


Per quanto riguarda i convogli di passaggio su questa linea essendo a trazione diesel vi hanno primeggiato le automotrici ALn 668,le 663,le gloriose 990 anche le locomotive come le D445,443 e persino le mitiche vaporiere del GR 685,fin quando sono state in servizio; alla metà del 2000 anche il più giovane Minuetto versione Diesel ,(ALn 501/502).
Non solo treni in servizio commerciale, ma anche treni storici, o per iniziative benefico-culturali; l’ultimo viaggio effettuato (2015) fu quello organizzato dal Rotary Club di Palermo il quale ha voluto il treno per una gita all’area archeologica di Segesta, in quell’occasione la stazione è stata capolinea di questo convoglio, anche perchè, come già detto, dal 2013 la linea tra il Km 92 e il 93 è stata interrotta per danni idrogeologici e, quindi, non si poteva andare oltre.
Da quel periodo i treni non sono più arrivati nemmeno a Segesta, il fabbricato viaggiatori resiste grazie anche alla presenza di un buon ristorante che vi è all’interno. Ad oggi, dicembre 2022 le Ferrovie Dello Stato pensano di poter riaprire la linea in un futuro non lontano, con una possibile elettrificazione che velocizzerebbe i tempi di collegamenti con le città più vicine, Palermo e Trapani. Ci auguriamo che un giorno, in questo meraviglioso angolo di Sicilia, il treno torni ancora a fischiare.
Federico Zanchetta

