IL SINDACO LAGALLA CONFERMA, DI FATTO, LA CONTINUITA’ CON LE SCELTE DI ORLANDO NEL CAMPO DELLA MOBILITA’
Al microfono di Gioele Pennino il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ci ha parlato della metropolitana automatica leggera (MAL) e del suo livello di priorità nell’ambito dei programmi del Comune. E non ci rivela buone notizie. QUI il filmato.
Per il sindaco della città prima in Italia per traffico, infatti, la metropolitana automatica leggera “non è in agenda“. Le progettazione preliminare esistente ed approvata nel 2014 è considerata “molto antica” e non rientra tra le opere in programma nel prossimo futuro per scelte della passata amministrazione di cui comunque “bisogna tenere conto“…
MAL, eterna promessa non mantenuta
In barba alle dichiarazioni che abbiamo ascoltato prima e dopo le elezioni, si conferma, nei fatti, la continuità con l’amministrazione Orlando per ciò che concerne la mobilità cittadina, che avevamo stigmatizzato in altre occasioni.
Il tram rimane centrale nella visione dell’amministrazione comunale, anche se, come ribadisce l’attuale sindaco ai nostri microfoni, è cambiato l’ordine di priorità nella realizzazione delle linee: le linee B e C prima della A. Una decisione che deriva più dalla necessità di evitare scelte impopolari, o rinviarle “sine die”, più che da esigenze tecniche che, peraltro esistono: lo dimostra la problematica dello spostamento dei sottoservizi, che per il Consiglio di Giustizia Amministrativa va affrontata a spese del committente, cioè del Comune.
Esattamente come avevamo previsto noi, prima ancora che l’amministrazione comunale si incaponisse su una soluzione inaccettabile (far pagare lo spostamento di tubazioni a cavi agli Enti gestori) che aveva l’unico scopo di alleggerire le opere a suo carico, a fronte di finanziamenti non più sufficienti rispetto a quando furono stanziati.
Ma, al netto di queste non trascurabili problematiche, rimangono i limiti di un sistema che, si badi bene, non è “sbagliato” in sè, ma è stato concepito come soluzione salvifica, ovunque e dovunque. Come sanno i nostri lettori, non parliamo a vanvera: abbiamo analizzato le linee una per una (LINK UTILI: : LINEA A, LINEA B – LINEA C – LINEA D – LINEA E – LINEA F – LINEA G), rivelandone i limiti ma anche i pregi, e spiegando che alcune linee vanno benissimo, altre potrebbero funzionare, magari con qualche variante, altre proprio no: e parliamo, guarda caso, soprattutto di quelle il cui tracciato si sovrappone, incredibilmente, alla MAL, offrendo 3000 posti/ora dove se ne prevedono 13.000.
Soltanto una visione ideologica, per non dire giacobina, della mobilità potrebbe ignorare questi numeri: lo ha fatto la precedente amministrazione, intrisa di una visione “green” di facciata, che l’attuale sindaco, nei fatti, sposa in pieno.
Da esperti del settore, non possiamo non sottolineare la scarsa lungimiranza di queste scelte, soprattutto se contestualizzate in una città i cui problemi di mobilità sono ormai conosciuti, e certificati, a livello mondiale. E dove un giorno si e l’altro pure, vengono lanciati proclami contro l’uso dell’auto privata, come se ci fosse, per i cittadini, sfacciatamente colpevolizzati, qualche alternativa. E come se il comune muovesse un dito per rendere disponibili non tanto le infrastrutture in fase di realizzazione, ma almeno quelle già esistenti, come il famoso parcheggio di Tomaso Natale (1840 giorni di attesa, ad oggi).
Passante ed anello non bastano
Nella consapevolezza che il servizio sul Passante ferroviario, di cui solo recentemente si promette un sacrosanto potenziamento, da solo non potrà mai assurgere al ruolo di una vera e propria metropolitana: per tipologia di esercizio, capacità di trasporto (si tratta pur sempre di una ferrovia tradizionale, con i suoi limiti tecnici), e tracciato che, pur toccando parti importantissime della città, taglia fuori l’asse longitudinale più centrale.
Proprio quello che la MAL potrebbe servire con la giusta capacità e velocità commerciale. Un compito che non potrà, neanche parzialmente, essere svolto dall’anello ferroviario: un’altra ferrovia, per di più a binario unico ma, soprattutto, dal tracciato cervellotico.
Tutto ciò avviene laddove cominciano ad essere apprezzate le scelte lungimiranti dell’Autorità Portuale nel campo infrastrutturale. Quanto meno per spirito di emulazione, ci aspetteremmo molto più coraggio da parte dell’amministrazione comunale che, con tutta evidenza, non riesce a comprendere la necessità di scelte coerenti con le dimensioni e l’importanza della città.
P:S: della MAL ci siamo occupati molto, in passato. Chi vuole approfondire trova, in questo sito, molti spunti, analisi e documentazione. Indichiamo soltanto alcuni dei lik utili in tal senso:
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